venerdì 31 agosto 2007

Benvenuti !!!

Cari lettori questo è un diario di vacanza di un piccolo gruppo di surfisti alle prese con le onde di Scivu in Sardegna...e con i pastori sardi... Il blog è postato via email direttamente dalla spiaggia con un cellulare...speriamo bene! Buona lettura.

mercoledì 22 agosto 2007

AAA Colonia penale affittasi per vacanze da urlo

Loredana, la ristoratrice proprietaria col marito dell’agriturismo S’Enna ‘E Scivu, ci racconta della Colonia Penale Bau in località Is Arenas, che sta al bivio della strada per Scivu, proprio di fronte all’agriturismo. Si chiama Colonia Penale proprio perché non si tratta di un carcere ma di una colonia, appunto, come quelle di vacanza. Ci mandano i detenuti che stanno per terminare la pena, quelli che devono trascorrre ancora 2 o 3 anni. Intendiamoci, stiamo parlando di detenuti di serie A, dei privilegiati. Ci lavorava la cognata di Loredana dentro la Colonia e Loredana stessa una volta l’ha visitata: cosa più unica che rara! La Colonia occupa una porzione importante di costa, in questa zona. Dalla strada per Scivu fino giù alla spiaggia, incuneata tra Scivu e Piscinas. La strada di accesso è oggi chiusa da un cancello sia per chi proviene da Scivu che per chi viene da Piscinas. Risultato: chi vuole andare da Scivu a Piscinas deve compiere un tragitto lunghissimo per by-passare l’area di Is Arenas. Lo stesso vale per chi si muove via spiaggia. La Colonia (Penale!) ha una sua spiaggia privata. Qui dicono che dal punto di vista naturalistico sia la zona più bella della costa e che sabbia e deserto lascino spazio ad un fitto intrigo di alberi e piante. Dalla collina fino al mare si estende la rete di piccole casette che costituiscono la Colonia. I carcerati, oltre a poter godere di questa location insolita, sono adibiti alla manutenzione degli spazi, alla agricoltura e giardinaggio e alla pastorizia, sgravando – quindi – la polizia penitenziaria da molte mansioni. Loredana ci racconta che lo scorso anno verso le 23.30-24.00 diversi detenuti sono arrivati a bussare all’agriturismo infreddoliti, spaesati e stremati dalla camminata. Cos’era accaduto? Con l’indulto, molti detenuti dovevano essere rilasciati e forse per prassi (?), forse per dispetto (meno detenuti = più lavoro di campagna e manutenzione per le guardie) li hanno liberati nel cuore della notte senza dar loro né indicazioni, né soldi per una telefonata, né acqua. Nulla. Ricordiamoci che Is Arenas si trova nel mezzo del nulla, tra il deserto di Piscinas (il più grande d’Europa) e le spiagge di Scivu, a 20 km dal primo negozio, benzinaio, ecc. E così Loredana e suo marito si sono trovati a gestire l’emergenza - anche un po’ spaventati – accogliendo gli ex-detenuti, dando loro indicazioni e facendoli telefonare per “organizzare” – per quanto possibile – un loro rientro a casa. La Colonia Penale Is Arenas non è solo nota per la sua straordinariamente bella localizzazione e “formula carceraria” (se così si può chiamare) e non è sicuramente nota per questo spiacevole episodio legato all’indulto. No! È invece passata alla cronaca grazie all’ex-ministro di Grazia e Giustizia Castelli (leghista), che non ha disdegnato trascorrere nel villaggio vacanze – ops, intendevo Colonia Penale – di Is Arenas con famiglia e amici un periodo di vacanza. Intendiamoci, non che Castelli sia un pecora nera nel gregge dei nostri politici (giusto per mantenere l’immaginario da pastore sardo): qui dicono che i politici in vacanza nella Colonia sono di casa! La cosa interessante, come ricordato da Rizzo e Stella nel bel libro “La Casta”, è il prezzo pagato dall’ex-ministro e dai suoi parenti e amici per tra camere matrimoniali (19,37 euro l’una) e ventiquattro singole (11,82 euro l’una). Prezzi irrisori riservati alle guardie carcerarie che nel tempo hanno versato una quota del proprio stipendio (peraltro sensibilmente inferiore a quello dei nostri politici) per la costruzione del villaggio turistico. Insomma…il solito quadretto all’italiana!

domenica 19 agosto 2007

Scivu: splendida isola del Pacifico?

La splendida spiaggia di Scivu, e più precisamente l’area denominata Pischeredda, è stata utilizzata dalla Wind per i suoi ultimi tre spot dell’estate, interpretati da Aldo, Giovanni e Giacomo. In entrambi gli spot la spiaggia è stata addobbata con palme, pappagalli e noci di cocco per rendere l’idea che ci si trovi in una qualche sperduta isola del Pacifico, in cui il trio di comici è naufragato. Nel primo spot Aldo scrive “ELP” sulla sabbia per cercare aiuto, ma senza mettere l’”H” e quando gli viene fatta notare l’assenza dell’”H”, l’aggiunge alla fine, generando un buffissimo “ELPH”. Nel secondo spot Aldo lancia in acqua messaggi assurdi all’interno di bottiglie nella speranza di ricaricare il suo cellulare (che però non prende non solo nella finzione pubblicitaria, ma anche nella realtà!). Beccato da Giovanni e Giacomo finisce col fare il boccino nel gioco di bocce con le noci di cocco improvvisato dai due. Nel terzo spot i naufraghi, ormai in condizioni disperate attendono che Aldo cucini qualcosa e ricevono un'ostrica da leccare...nouvelle cuisine alla Campidanese?!?!? Abbiamo scelto il primo spot per il nostro sito perchè è quello che meglio degli altri due mostra la spiaggia di Scivu per la sua bellezza reale. Buona visione.......

sabato 18 agosto 2007

Surf session a Torre dei Corsari


È il nostro ultimo giorno in Costa verde. Dopo varie disquisizioni decidiamo di fare una gita a Torre dei Corsari, una località che in linea d'aria dista 15km da Scivu, mentre noi per evitare sterrati e strade tortuose ne facciamo almeno 70! Dario e Nadia inversi perché non hanno la loro tavola, Max con il solito mal di testa d'auto, alla fine arriviamo. Il posto tanto per cambiare è stupendo benché molto più turistico. Molte casette di nuova costruzione, negozi, servizi. Sono già le 12.30 mangiamo un panino sulla spiaggia e ci piazziamo. Max sta sempre peggio e vomita, ma indomito subito dopo va a fare surf. A seguire Dario e poi Nadia. Entrambi si devono ricredere sulle prestazioni della fish in tuflite di Max che regala loro surfate da paura. La surf session è aggiornata alle calandre dato che ci ritroveremo tutti lì mercoledì 22! Ma attenzione, si sente il fischio del bagnino - lo stesso che fino a un momento fa suonava i bonghi sotto l'ombrellone - che si butta in acqua col pedalò a salvare qualcuno che sta per essere sbattuto sugli scogli dalla corrente, che qui è molto forte. Un signore sardo dice che è molto pericoloso con mare attivo, puoi essere anche un nuotatore provetto ma il mare è più forte. Anche oggi non è successo nulla. Bene. Al ritorno faremo tappa ad arbus, a visitare il museo del coltello. Poi ultima pizza al ristorante Le Palme, poco prima della casa di scivu.

venerdì 17 agosto 2007

Baywatch in Scivu


La spiaggia di Scivu, pur essendo pubblica è sorvegliata da un efficiente gruppo di bagnini o meglio di bagnine in maglietta rossa stile Baywatch. L'organizzazione è tale per una spiaggia pubblica che non sembra neanche di essere su una costa italiana o ancor più della neonata provincia del Medio Campidano. In realtà tutte le spiaggie della costa da Capo Pecora a Torre dei Corsari sono dotate di torretta, bagnine e attrezzature di salvataggio. È in giornate di mare mosso e correnti forti come queste che il gruppo di salvataggio va in fibrillazione anche perché recentemente dei bagnini sono morti x salvare dei bagnanti non troppo prudenti. Fischiano in continuazione, richiamano con il megafono e sbraitano in modo preventivo a chiunque sfugga alla loro vista. Fanno bene, per carità. È da stupidi rischiare x una bravata. Oggi una tedesca è entrata con la canoa a cavalcare le onde inseguita a nuoto dal può ragazzo. Le bagnine sono impazzite a richiamarli finché la canoa si è rovesciata. Momenti tesi con tutta la spiaggia in apprensione e la bagnina che urlava "cortesemente fatevi i cazzi vostri". Poi sono usciti e non hanno capito cosa accadesse attorno a loro. Anna ha fatto da interprete tra loro e la bagnina che con un misto di sardo e spagnolo imprecava. In ogni caso tutto è bene ciò che finisce bene.

giovedì 16 agosto 2007

S’Enna ‘E Scivu


Esperienza eno-gastronomica di qualità e di sapore casalingo quella avuta questa sera all’agriturismo S’Enna ‘E Scivu. Due soli tavoli all’esterno, tra ginepri e fichi d’india. Il menu è pressoché fisso: carne o pesce, ovviamente avvisando per tempo i gestori. Si inizia con un antipasto della casa (cavolo nero saltato in padella con cipolle, cipollotti e zucchine sott’olio, salumi e formaggi…tutto rigorosamente di produzione autonoma). Di primo abbiamo preso la fregula con le cozze e i gnocchetti alla campidanese (con la salsiccia piccante). Per secondo capra al sugo e pesce alla griglia (spigola, muggine, ecc per un totale di 2 o 3 pesci interi a testa). Contorno di caponata di peperoni e melanzane e taccole bollite. Come dolce abbiamo preso del pecorino alla piastra col miele un immancabile mirto (anch’esso artigianale). Il tutto è stato accompagnato dal vino rosso della casa portato in tavola in quelle bottiglie di vetro con il tappo ermetico che si usavano un tempo per conservare il latte. Ottima esperienza, a meno di 30 euro a testa.

domenica 12 agosto 2007

Teoria e pratica dell'energia alternativa

Oggi su Repubblica c'è uno speciale a cura di Luca Mercalli sulla casa eco-compatibile ad impatto energetico zero. Affascinante: pannelli solari per l'acqua, pannelli fotovoltaici, pale eoliche, riciclo dell'acqua piovana. Meraviglioso! Già sogniamo una casa così e fantastichiamo sulla possibilità di diminuire la nostra "impronta climatica". Torniamo alla realtà. Siamo nella neonata provincia del Medio Campidano (Sardegna), dove l'energia alternativa non è una alternativa, ma quotidiana necessità per supplire alla mancanza di allacciamento alla rete elettrica, a quella del gas e dell'acqua. Qui a Scivu, dove brulli terreni sabbiosi, un tempo unicamente riservati ai pastori, diventano oggi luogo ove costruire lussuosi villini di vacanza sembra che l'edilizia sia andata a una velocità ben superiore a quella a cui vanno le infrastrutture di servizio (luce, acqua e gas) a livello nazionale e regionale. Risultato: l'energia da pannelli solari (che dovrebbe essere ecologica e alternativa) diventa esclusiva e purtroppo anche non ecologica. I pannelli non bastano ad alimentare l'energia necessaria per il funzionamento dei nuovi villini e le pompe dei pozzi d'acqua succhiano molta energia. Ecco quindi che i pannelli solari sono spesso "aiutati" nella loro produzione energetica da generatori a benzina o a gas e la potenzialità ecologica va a farsi benedire. Basta, poi, un minimo guasto - come successo a noi qui a Scivu - la pompa dell'acqua che si stacca pompando acqua ed energia a vuoto per tutto il giorno - per scaricare completamente le batterie dell'impianto a mandare in crack il precario sistema energetico. La situazione precipita. I generatori a benzina diventano due: uno per caricare le batterie dell'impianto solare (il paradosso eco-ecologico) e uno per dare corrente alla casa. Quest'ultimo - vecchio e di recupero - inquina, consuma molto e si surriscalda fino a rompersi. Sbalzi continui di tensione bruciano il relè della caldaia, poi della pompa dell'acqua, ecc. Un domino di eventi che ha del catastrofico per l'equilibrio di un piccolo gruppo di turisti alla ricerca solo di un po' di pace e relax lontano da tutto e da tutti. Lontano il miraggio dell'Enel, che da mesi, forse da anni deve arrivare a connettere tutto alla rete nazionale, al servizio pubblico. Già...il servizio pubblico...ora privatizzato. La privatizzazione ha efficientemente ridotto la squadra di tecnici che da Capo Pecora ad Oristano era deputata agli interventi da un centinaio di membri a due. Per non parlare poi delle lungaggini burocratiche per avere l'allaccio alla rete: sovraintendenza, Regione, ambientalisti e...ovviamente...la neonata Provincia. Già, ognuno deve mettere il suo placet sull'allaccio elettrico e così i due tecnici dell'Enel ci dicono che la pratica viene evasa in 5 o 6 anni! Torniamo al nostro impianto e ai nostri pastori sardi. Che ruolo hanno in tutto questo, se non il ruolo di coloro che si sentono invasi dai turisti e traditi da chi - un tempo come loro - ha lasciato tutto per costruire villini turistici e ora si dimentica le fatiche, i problemi e la quotidianità di un mestiere antico ma nobile. Capita poi che l'arricchito, il neo-imprenditore turistico abbia il pozzo dell'acqua nel suo terreno e che questo serva a tutti i pastori attorno. Capita anche che per poter servire il villino a fini turistici l'acqua durante il mese di agosto sia deviata in modo esclusivo al villino, lasciando a secco i pastori. Ed ecco che la situazione precipita. Tubi che si staccano improvvisamente, relè elettrici a bagno nell'acqua che vanno in corto circuito, caldaie nuove di zecca che si bruciano. Forse i picchi di corrente dati dalla pseudo-energia alternativa non c'entrano con tutto questo. Forse mandare via i turisti, boicottare il turismo è l'unico modo per avere di nuovo diritto all'acqua. Forse. Nel frattempo - come succedeva ai nostri padri nel Dopo Guerra - assistiamo finalmente stupefatti e un po' commossi all'arrivo della rete elettrica Enel anche qui. Scivu, provincia del Medio Campidano.

sabato 11 agosto 2007

Onde Selvagge


Il tempo oggi non è dei migliori ma la spiaggia è spettacolare con le luci del temporale: rocce rosse, sabbia dorata, onde. Tante onde...Ma il mare è confuso, potente e non lascia entrare i surfisti. Un raggio di sole esce sul far della sera. E crea degli effetti sul mare e sulla sabbia che rendono ancora più affascinante la spiaggia. È il paradiso? Se non lo è ci assomiglia molto.


venerdì 3 agosto 2007

La spiaggia di Scivu


La spiaggia di Scivu è una lingua di sabbia dorata circondata da alte
rocce di arenaria dalle quali la fitta macchia mediterranea si spinge
fino al mare con scogli e rocce un po' dappertutto. La spiaggia di
Scivu confina a nord con la lunga spiaggia di Piscinas, passando per
il tratto di spiaggia privato della Casa di Reclusione di Is Arenas
in territorio di Bau. Le due spiagge nonostante siano adiacenti, non
sono collegate dalla strada litoranea. Per arrivare a Scivu occorre
infatti tornare alla s.s. 126 e proseguire per una decina di km verso
Fluminimaggiore, per poi girare sulla destra verso Scivu. La spiaggia
di Scivu è costituita da sabbia finissima spesso definita "parlante",
per via del sordo rumore che si può udire camminandoci sopra. Il
rumore è effetto della frizione dei granelli di sabbia causato dai
passi del visitatore. La spiaggia di Scivu è sovrastata da una parete
sabbiosa parallela alla costa in cui si arriva in macchina dalla
strada.La parete sabbiosa lascia il posto poi ad alti promontori
rocciosi, battuti dal forte vento dimastraele, presenza nota in
tuttoe le località del territorio arburese. Una scogliera divide in
due il litorale. A sud di Scivu la costa prosegue verso Capo Pecora.